domenica 26 agosto 2012

Super!!!!

Sono super carica, in questi giorni non ho fatto altro che scrivere le mie storie per EFP, ma adesso eccomi qui, carica per postare tutto e di più sul mio amatissimo blog <3
Allora tanto per cominciare, i documenti per la scuola sono pronti, devo solo comprare i libri.
Non vedo l'ora di conoscere i miei compagni di classe :3
Comunque, qui a Palmanova piove  .________. che estate juppi!
Oggi al ristorante, avevamo 53 persone che avevano prenotato, quindi Lavoro a volontà!!!
Come ho già detto, sono stata molto occupata con EFP, però tutto quello sacrificio di tempo ha portato ottimi fiori (modo di dire)
Ho molte persone che seguono le mie storie, ci sono persone a cui piace ciò che scrivo e persone che mi chiedono l'amicizia su facebook.
OK facebook, c'è l'ho ancora, ho finto di averlo cancellato però avevo 14 giorni di tempo, prima della cancellazzione definitiva, quindi mi son riattivata il profilo segretamente :P
QUINDI ACQUA IN BOCCA!
ecco stavo appunto dicendo che ho passato la settimana solo sul pc, open office e youtube.
E proprio su youtube mi è venuta la mania di scrivere cantando a squarcia gola, ho cominciato con Katy perry e sono andata da Justin bieber, che sinceramente non mi è mai piaciuto.
Non mi piace ancra adesso, ma non fa nulla.
Carmen, una cara amica, mi ha proposto di andare alla Mondadori Factory, non sapete che in realtà sono nervossissima, sapete quanti libri ci sono li????? O.O
In più lunedi andrò a casa di Isabela (ISA), sua mamma ha chiesto il permesso alla mia per andare a casa sua, ci divertiremo un casino, voi invece che farete???
Ditemelo, perfavore commentando il mio post.


Bye bye
Laura

I colori della vita

 
Prologo
“Pandoraaaaaaaaa!” Carmen mi venne incontro, con un sorriso stampato sul volto.
“Carmennnnnnnnn!” ero così felice di vederla, ho aspettato tutta l'estate per questo momento.
Dovevo farle vedere due cosette.
“Car, ti devo far vedere due cosine” le feci un sorriso malizioso, ci nascondemmo dietro il ciliegio di casa mia. Le feci vedere il piercing che mi ero fatta al labbro inferiore, era un semplice cerchietto che iniziava all'interno del labbro e faceva tutto il giro, color viola piccolino ma così bello.
“Anch'io mi sono fatta un piercing, alla lingua. Guarda” mi fece la linguaccia, ed eccolo li, una pallina colorata sopra di essa,color giallo fosforescente con striature blu.
“oh ma che carino. Ma io non ho ancora finito” le sorrisi compiaciuta, non vedevo l'ora di vedere la sua reazione alla seconda cosetta che dovevo mostrarle.
“Un altro piercing?”
“Shhhhhh”
Cominciai a slacciarmi i jeans, osservai il suo viso. Sembrava sorpresa, anzi super sorpresa.
“Ta-Daaa!” le mostrai il mio fianco, con sopra un tatuaggio così bello e così delicato.
“Oh mio Dio! Ma è bellissimo! Lo voglio anch'io, te lo sei fatto quando sei andata con i tuoi a New York?”
Annuì felicemente, perchè avevo rivelato quel segreto alla mia migliore amica.
“E i tuoi te lo hanno fatto fare?”
In realtà, i miei non lo sapevano,avevo fatto tutto di nascosto. Gli avevo detto che ero uscita per fare una passeggiata, ma poi mi sono ritrovata davanti ad un negozio di tatoo e mi sono fatta convincere dal disegnatore.
“Mamma e Matteo, non sanno nulla. Quindi acqua in bocca!”
Annuì comprendendo il mio ordine, le sorrisi amorevolmente.
“Pandora, Carmen siete qui?”
Mi spaventai di colpo, mi allacciai i pantaloni e ci sistemammo alla meglio, fingendo di discutere delle nostre vacanze. Ci raggiunse Alessandro.
“Ciao Ragazze, come sono andate le vacanze?”
“Benissimo” rispondemmo all'unisono io e Carmen, poi scoppiammo a ridere per quella situazione.
“Dai andiamo a prendere un gelato!” propose Carmen, prendendomi per il braccio e tirnadomi vicino a lei per sussurrarmi qualcosa all'orecchio.
“Dimmi che ad Alessandro l'hai già detto”
Eh no, non lo avevo fatto. Temevo che si sarebbe arrabbiato, non gli piacevano i tatuaggi, li trovava degli scarabocchi insignificanti.
Deglutì e le feci segno di no.
“Allora andiamo, abbiamo ancora un giorno di vacanza prima di domani”
“Tu Ale non hai problemi ad andare a scuola domani, anzi te ti diverti. Hai tutte le gatte morte ai tuoi piedi.”
Sghignazzai a quella risposta di Carmelita, che non aveva tutti i torti, io e lei ci facevamo il sedere a scuola.

Capitolo 1- Delusioni
“Fottuto gay del cazzo!”
“Tua madre non si è lamentata!”
Oh no, questa era una brutta carta. Non è bello tirare in ballo le propri madri e questo Alessandro lo sapeva bene, ma non gliene fregava un cazzo.
Perchè in quel momento pensava solo il modo con cui spaccare la faccia a quello stronzo di Davide.
“Cazzo c'entra mia madre?! Testa di cazzo, non sai più cosa dire, quindi la metti in mezzo alla discussione? Perchè sei qui?” urlò Davide
“Dobbiamo parlare di Pandora e Testa di Cazzo lo dici a tua sorella!”
Quei due matti stavano per menarsi solo per Pandora.
Pandora era una ragazza dall'apparenza bizzarra, aveva in faccia due piercing, capelli biondi con ciuffi di ciocche colorate, con dei occhi marroni come la cioccolata. Molto dolce e sensibile con le persone a cui è affezionata, fredda e acida con le persone che non sopporta.
Anche se aveva un aspetto un po' fuori dal comune, la ragazza aveva una capacità intellettuale elevatissimo, lei faceva parte dei sei giovani più intelligenti del Liceo Classico Alessandro Manzoni, che si trovava a Roma.
Nessuno si era aspettato una scenata de genere da parte dei due ragazzi, nessuno a parte Dolores.
Una vipera incallita, che ha fatto iniziare il litigio. C'è l'ha con tutte le persone che ronzano intorno ad Alessandro.
Alessandro era dolce, simpatico, estroverso, premuroso e stronzo da morire.
Ecco l'ho detto, Alessandro è uno stronzo, perchè si scopava tutte le ragazze del liceo, tutte a parte la Dolce-Timida Pandora.
Non c'era mai riuscito, sentiva qualcosa che lo bloccava, qualcosa che gli diceva che non era giusto nei suoi confronti; forse perchè era cresciuto praticamente con lei, forse perchè le voleva troppo bene o forse il fatto era che non la voleva trattare come quelle gatte morte che si scopava.
“Spiegami perchè hai raccontato a tutta la scuola che te la scopata?! E tanto per la cronaca sei un vero bastardo, perchè in realtà non te la sei scopata, volevi solo farti vedere dai tuoi amichetti.”
Alessandro era incavolato nero con Davide. Voleva un mondo di bene a Pandora, d'altronde era la sua migliore amica e non avrebbe permesso a nessuno di trattarla come una puttana.
“Non credo che Pandora si così tanto tua amica, se no ti avrebbe già detto che me la sono fatta. Cosa che tu non hai ancora fatto!” sorrise con un ghigno malvagio da far venire la voglia a tutti di prenderlo a pugni.
E così fu, il pugno se lo prese in pieno petto da Alessandro, l'altro rispose con una spinta contro gli armadietti scolastici.
“Carogna!” sbottò Alessandro.
“Figlio di puttana!”
“Pezzo di merda!”
Finirono per terra, non la smettevano di prendersi a pugni e a calci, poi Alessandro si mise a cavalcioni sull'altro e si preparò per tirare un pugno sul naso.
“BASTAAAAAAAAAAAAAA!”
Tutti i presenti si girarono verso la fonte di quella voce. Pandora.
Se ne stava li in piedi, con le mani strette a pugno, rossa in viso e gli occhi lucidi, segno che era molto arrabbiata.
Si incamminò verso il centro, accompagnata dalla sua migliore amica Carmen, la quale aveva un espressione tesa e preoccupata, era molto alta e slanciata, con una folta chioma castana, riccia e dei occhi tendenti al nero. Seguiva Pan a passo svelto, come per accertarsi che non sarebbe successo nulla di eccessivo.
“Voi due....Non me lo sarei mai aspettato da voi. Io mi fidavo di voi come nessun altro...” non terminò la frase perchè venne interrotta da Alessandro.
“Pan, tesoro....” si era rattristito anche lui.
“Niente tesoro, mi avete delusi entrambi. Tu Davide, perchè non hai avuto la dignità di pensare a cosa sarebbe successo se avessi divulgato questa idiozia. Tu Ale perchè mai mi sarei aspettato una scenata del genere, da te, tu che mi conosci e sai che odio le maniere forti più di qualunque altra cosa esistente al mondo.” detto così se ne scappò il più lontano possibile, con le lacrime agli occhi.

Capitolo 2- Lacrime versate
“Bravi complimenti. Siete felici adesso?” Carmen fulminò i due e poi tutti i presenti.
“Spero vi sia piaciuta l'esibizione.” seguì qualche istante di silenzio e d'imbarazzo, poi si mise a cercare la sua migliore amica.
Mi cercò per tutta la scuola, preoccupata che le fosse capitato qualcosa, alla fine mi trovò chiusa a chiave nel bagno delle ragazze, a piangere.
“Pan, tesoro, aprimi. Sono io Carmen.”
Sentì lo schiocco della serratura e aprì la porta. Si presentò una ragazza rossa in viso e con dei occhi cosi lucidi da sembrare uno specchio.
Carmen mi abbracciò istintivamente, mi disse cose confortevoli.
“Calmati, adesso ci sono io. Shhhh....”
La povera Pandora non si era mai aspettata una scenata del genere dal suo migliore amico, non si era mai aspettato che Davide fosse un lurido verme.
“M-mi hanno delusa,tutti e due. Credevo che mi volessero bene e invece si e dimostrato tutto una cazzata. Non li voglio più vedere. Mai più, Carmen!” mi sfogai per un'eternità con la mia migliore amica, la quale mi ripeteva che si sarebbe sistemato tutto.
Quando rincasai, mi diressi subito in camera, non avevo voglia di vedere nessuno se non il mio adorato letto nella mia adorata camera.
La camera era stupenda, l'avevo fatta in modo da rispecchiare le mie emozioni nelle situazioni belle.
In ogni parete c'era un colore diverso con delle sfumature, che rendevano tutto cosi, allegro, come un prato di fiori. Il mio letto era ad una piazza e mezzo, un quarto era occupato da buffissimi peluches, regalatomi miei dai genitori o dagli amici.
Mi buttai a peso morto sul letto, presi l'I-Pod e feci scattare la prima canzone che si trovava davanti ai miei occhi.
Stand in the Rain di Superchick...

She never slows down.
She doesn't know why but she knows that when she's all alone, feels like its all coming down
She won't turn around
The shadows are long and she fears if she cries that first tear, the tears will not stop raining down ...

Le parole della canzone mi flutuavano per la testa come tante piume, mi sentì cullata dalla melodia e poi caddi nel sonno.

Hey piccola”le disse Davide.
Ciao” gli corsi incontro e lui mi prese in braccio dandomi un bacio a fior di labbra che si trasformò in un bacio pieno di passione e di desiderio.
Sentì la sua lingua accarezzare la mia, per poi passare allo succhiarmi e mordermi del labbro superiore.
Provai un brivido di eccitazione, sentivo le gambe molli, l'adrenalina salirmi.
Le sue mani mi accarezzavano i fianchi e le mie erano lì nell'assaporare la bellezza dei suo capelli ricci e soffici, del colore del grano.
Senza accorgermene, mi ritrovai in braccio a Davide. Mi teneva stretto contro il suo petto muscoloso, mi accompagnò nello stanzino delle scope e cominciò a slacciare i bottoni della mia camicetta con foga, io esploravo il suo petto la sua schiena da sotto la sua maglia.
Mi baciò sulle labbra, poi sulla guancia fino all'orecchio, poi andò al collo e me lo morse delicatamente che mi fece il solletico, mi bacio la spalla che si era liberata dalla camicetta.
Mi aveva lasciato una scia infuocata, che ardeva tantissimo, poi però mi accorsi che sue mani si erano posate sui bottoni dei miei jeans, per sganciarli e sfilarmeli.
Solo in quel momento mi resi conto di ciò che stavo per fare.
D-davide, aspetta, aspetta un attimo” cercai di parlare, ma lui non la smetteva di baciarmi, sentivo che era eccitato, ma non potevo permettere che perdessi la mia verginità così.
Lo respinsi con tutta la forza.
Davide non posso. Non così.”
Se vorrai farlo, fammi un fischio!” era arrabbiato, e mi dispiaceva.
Se ne andò.
Dopo due ore vedevo la gente guardarmi in un modo strano, quando passavo per i corridoi la gente mi fissava e sghignazzava.
Avevo capito che c'era qualcosa che non andava ma cosa?
Poi arrivò Carmen, con un volto cupo, mi prese a braccetto e mi portò in un'aula deserta.
Che cazzo hai fatto, Pan?” era furiosa, ma perchè?
Le feci notare che non avevo capito nulla e lei allora mi spiegò.
Gira la voce che Davide ti abbia scopata a scuola e che tu adesso tutte le volte che lo vedi vai a fare del sesso.” mi guardò con un aria preoccupata e incazzata nera.
Da quanto gira la voce?”
Lo volli sapere, come minimo, dato che ormai tutti mi davano della puttana.
Da non molto, credo da un paio di ore.”
Scoppia a piangere, avevo capito perfettamente tutto, Davide, mi ha tradito.
Mi ha sparlato alle spalle, ha parlato delle nostre cose, ha fatto si che divenissi una puttana per ogni persona che incontrassi.
Cessai di colpo di piangere, d'altronde ero una donna, uscì a passo svelto dall'aula e mi misi a cercare quella carogna per tutta la scuola. Poi notai una cosa.
C'era un gurppo di ragazzi che urlava “Rissa! Rissa!” e due persone che si piacchiavano sul pavimento, appena accorsi chi erano le due persone,mi si gelò il cuore.
Alessandro e Davide.
Urlai con tutta la mia forza di cessare quella pagliacciata.
Il mio migliore amico che si picchiava con una carogna.
Non poteva essere, ero frustrata con le lacrime agli occhi, un senso di vuoto, mi sentivo abbandonata dal mio migliore amico e dal mio stronzo ragazzo.
Mi sfogai su di loro, dicendo quel che pensavo e poi scappai in bagno.
Non era possibile, lui mi aveva usata, voleva solo giocare con me. In realtà non mi amava, voleva solo del sesso e basta.
Alessandro invece si è comportato da bambino insensibile, si certo magari mi stava proteggendo ma non vedo il motivo di usare le maniere forti. Non Li sopporto.
Da oggi in poi sarò più fredda con tutti a parte con i miei e con Carmelita.

Mi svegliai da quella dormita piena di riflessioni e di ricordi, ricordi che volevo sopprimere e gelare nel cuore, il più lontano possibile.
Mi alzai e mi diressi a mangiare un po', mi lavai e feci i compiti.
Si fecero le sette e ricevetti un messaggio dalla mia amica Carmen, solo allora mi accorsi di avere 45 chiamate perse e 19 messaggi non letti.
La maggior parte delle chiamate erano di Alessandro i messaggi invece erano di Carmen che mi chiedevano come stavo etc...
Lessi solo l'ultimo.

  1. PANDORA DOVE DIAVOLO SEI???
  2. SE NN MI RISPONDI GIURO CHE VENGO LI A CASA E TI SFONDO IL PORTONE.
  3. LO SO CHE SEI FRUSTRATA MA ALESSANDRO SI è PREOCCUPATO MOLTO, DOPO CHE TE NE SEI ANDATA, MANDAGLI ALMENO UN MESSAGGIO IN CUI GLI DICI CHE STAI BENE

Carmen sapeva benissimo che stavo soffrendo ecco perchè mi bombardava di messaggi. E questo sollevò un po' il mio umore.
Le risposi che stavo bene, di non preoccuparsi e che non avrei parlato per un po' con Alessandro.
Notai che si fece tardi e andai a dormire, con le cuffie dell'I-Pod alle orecchie.

Il giorno dopo mi svegliai di cattivo umore, non avevo voglia di vedere nessuno. Mi lavai i denti mi truccai e mi vestì.
Indossai un paio di pantaloncini cortissimi in jeans chiaro e una camicetta a scacchi rossa, un paio di converse rosse consumate dalla storia dei bei momenti.
Presi l'autobus che mattutino che mi portava direttamente a scuola.
Non sopportava quel mezzo, perchè ci si stava scomodi, tutti attaccati e c'era puzzava di sudore.
Arrivata a scuola mi diressi verso la classe della prima ora in anticipo, mandai un messaggio a Carmen.

CAR, IO SONO IN CLASSE, NON HO VOGLIA DI VEDERE LA GENTE CHE MI FISSA. CI VEDIAMO A RICREAZIONE. Pan.

L'ora di Biologia passò in men che non si dica, solo che stavolta ero persa nei miei pensieri e non ascoltai la lezione, cosi feci anche a storia dell'arte e a francese. Quando suonò la campanella della ricreazione, mi diressi a passo spedito fuori all'aperto, per mangiare la barretta alla frutta. Attesi che mi raggiungesse Carmen, ma non arrivò, le mandai qualche messaggio chiedendole dove fosse, ma non ci fu segno di vita.
Passarono cinque minuti, ma niente, poi altri cinque ma non si presentò.
Pandora pensava che la sua amica fosse arrabbiata con lei, per un motivo che non capiva, ma la realtà era molto diversa.
Carmen aveva passato la ricreazione tra le braccia del suo nuovo ragazzo Francesco e si era dimenticata di Pandora. Quando lo venni a sapere mi dispiacqui molto, più per aver scoperto da altre persone che la mia amica si fosse fidanzata, che sapere che fosse dimenticata dell'appuntamento.
Alla quarta ora ricevetti un messaggio da parte di Carla.

CIAO PANDORA, SCUSA SE DISTURBO, MA MI HANNO DETTO CHE C'è UNA PERSONA CHE TI VUOLE PARLARE E CHE TI STA ASPETTANDO ALLA SCALA ANTI-INCENDIO.
XOXO CARLA.

Non sapevo di chi si trattasse e quindi chiesi il permesso di andare in bagno perchè mi sentivo poco bene, il professore sapendo che la godevo di un buon rendimento scolastico, mi diede il permesso.
Con la curiosità che le assillava la mente, mi diressi verso il luogo indicato, arrivata li non trovai nessuno.



Forse avrà sbagliato o forse Carla si è solo confusa. E se questo fosse uno stupido scherzo fatto dai miei compagni? Uno scherzo per prendermi in giro per la questione di Davide. Colpa sua se adesso mi trovavo in quella situazione, la gente rideva di mie, mi prendeva per un puttana. Grazie tante Davide alias Stronzo di merda. Uffa se adesso non viene nessuno giuro che me...

Scusa per il ritardo” riconobbi subito quella voce, d'altronde la conosce da quando sono in fasce.

Capitolo 3- Gli amici si perdonano sempre
Si girò e notò Alessandro con un espressione tristissima sul volto, era un po' agitato e questo lo capì solo guardandogli negli occhi.
Lo conosceva come nessun'altra persona al mondo, sapeva tutto di lui.
Sapeva che a lui non piaceva la fragola perchè era troppo dolce, sapeva che amava i Sum 41.
Con lui aveva passato tutto e di più.
Anche se era più grande di un anno, insieme avevano passato molte cose.
A 13 anni scapparono di nascosto, per andare a giocare con gli amici.
A 14 lei gli chiese di dargli il suo primo bacio, aveva sempre pensato che il primo bacio si dovesse dare alla persona a cui si vuole un mondo di bene, allora le venne in mente che la persona giusta era Alessandro e quindi glielo chiese, lui all'inizio non voleva farlo, perchè pensava che avrebbe cambiato in qualche modo la loro amicizia ma non fu così.
Anzi diventarono più intimi, cosi tanto che Pandora seppe che il suo amico aveva un agendina in cui annotava e dava un punteggio alle ragazze che si scopava. La cosa all'inizio la disgustava un po' ma poi le venne in mente che lui era più grande, che aveva una sua vita e che era un uomo.
Dimmi cosa volevi e facciamola la finita” le rispose lei in tono acido.
Ma non lo fece apposta era troppo arrabbiata con lui.
Ehm...e che....”
E che...cosa vuoi Alessandro? Non ho tutto il tempo del mondo.” cercò di distogliere lo sguardo dai suoi occhi, perchè era certa che avrebbe solo visto tristezza.
Pan,mi dispiace moltissimo. Non volevo ferirti e che quando ho sentito lui che ne parlava in bagno, sono andato su tutte le furie. Non mi piace che la mia migliore amica venga presa per un puttana. Scusa.”
Restammo per un po' in silenzio fino a quando non sospirai e quel gesto fece si che Alessandro mi guardasse negli occhi.
Pandora lesse negli occhi del suo amico il dispiacere e la tristezza.
Gli diedi un bacio sulla guancia e lo strinsi in un abbraccio pieno di amore e perdono.
Ti voglio bene scemo”
Anch'io tesoro. Mi dispiace.”
Tranquillo e tutto apposto. Quasi...”
Che intendi dire?” Alessandro sembrava confuso, come so non fosse a conoscenza della mia tristezza.
Bhe gira la voce che io sia una puttana e che abb...”
Venni interrotta dal mio amico
Pan entro domani queste voci cesseranno, te lo prometto.” detto questo mi diede un bacio velocemente sulla guancia e se ne andò.
Ritornai in classe con un sorriso a trentadue denti, lo notò anche il prof e si insospettì chiedendomi se stavo già meglio e perchè avevo quella faccia.
Le ore passarono in fretta all'una ricevetti un messaggio da Alessandro

Ciao Pan, come va??? Vieni dopo a casa mia, che ci guardiamo un film.... :) Ale

Gli risposi subito dopo.

Come ai vecchi tempi???? °o° Pan
Si si, come una volta, però porta il gelato, ci vediamo alle 3. ciao. Ale xD.

Giunta a casa, pranzai velocemente, feci i compiti e andai a farmi una bella doccia.
L'acqua, con il suo calore sulle spalle e le gocce che cadevano sugli occhi, mi facevano rilassare. Mi feci la piastra e mi truccai: mascara extra volume, ombretto marroncino e fondotinta.
Prima di uscire presi dal frigo la vaschetta di gelato al cioccolato-stracciatella, i nostri gusti preferiti, arrivai per un soffio alla corriera e mi misi l'I-Pod alle orecchie.
Partì la canzone Titanium - David Guetta feat. Sia, comincia a cantare tra me e me

You shout it out
But I can't hear a word you say
I'm talking loud not saying much
I'm criticized but all your bullets ricochet
You shoot me down, but I get up

Arrivata al portone di Ale, mi agitaì senza motivo. Dovevo confessare ad Alessandro, la genialità che mi son fatta fare durante le vacanze estive.
Presi coraggio e bussai.

TOC TOC

Sentì dei passi raggiungermi e la serratura schioccare, davanti mi si parò Luciana, la mamma di Alessandro e la migliore amica di mamma.
Era una donna molto bella, taglio corto e color nero, occhi marroni, bassina, ma con una luce sul volto da rallegrare persino le persone tristi. Si certo qualche rughetta ce l'aveva, ma non si notava molto.
Oh tesoro. Da quanto tempo!” Era entusiasta, e lo si notava, mi abbracciò con foga bombardandomi le guance di baci e colorandomele del suo rossetto.
Tanto.”
Era vero, l'ultima volta che l'avevo vista era a Capodanno. Ero rimasta in loro compagnia giusto quindici minuti, il tempo che i miei amici mi passassero a prendere e poi da li avevo visto solo Alessandro a scuola. La mamma la vedeva quasi tutti i giorni e se non uscivano insieme, parlavano per ben mezz'ora al telefono. Nessuno poteva fermare la forza delle due donne al telefono, neanche Matteo, il secondo marito di mamma.
Lo aveva conosciuto al lavoro, nella casa editrice della Mondadori, cominciarono a frequentarsi, quando avevo solo 5 anni e si sposarono otto anni dopo.
Lui per me era il padre che ho perso tempo fa.
Papà si ammalò gravemente e non ci fu nessuna cura che lo poteva aiutare, morì poco dopo.
Non ricordo molto, so solo che gli piaceva suonare il pianoforte e cantare con me, la mamma aveva appeso nella camera da letto, una cornice con tutti e tre raffigurati.
Mamma chi è alla porta?”
Tesoro è Pandora!”
Mi fece accomodare nel salotto, sulla mia poltrona preferita, li da piccola ci avevo trascorso delle dormita da non dimenticare mai.
Hey, Pan! Pronta per il film?”
Annuì.
che ci vediamo?” gli chiesi con il dubbio che sfiorava la mia mente.
Uhm che ne dici di Harry Potter e i Doni della morte?” mi sorrise compiaciuto, della sua scelta.
Ok però prima ti devo mostrare una cosa”
Mi alzai da divano e cominciai a sbottonarmi i jeans che avevo adosso.
Ma che diavolo fai Pan?”
Alessandro sembrava imbarazzato, come se pensasse che gli facessi uno spogliarello, cosa del tutto falsa.
Aspetta e guarda.”
Abbasai i jense e feci vedere ad alessandro il mio tatuaggio, speravo che la sua reazione a quel disegno fosse identica a quella di Carmen, ma mi sbagliai.
Cos'è quel coso?” sembrava irritato, anzi lo era.
Ehm...un t-tatuaggio...” abbassai lo sguardo, non volevo vederlo negli occhi.
E....tua Vanessa lo sa?” ecco voleva fare lo stronzo e farmi mettere in punizione.
N-no, ti prego non dirglielo. Glielo dirò appena si saranno calmate le acque.”
Sbuffò, alzai lo sguardo e vidi che osservava il mio tatuaggio con amore.
Si chinò e allungò la mano, quando fu a meno di 2 centimetri dal mio fianco mi chiese.
Posso toccarlo?”
Annuì lievemente, sentì il suo dito percorrere la scia delle farfalle e fermarsi poco dopo.
Anch'io mi son fatto un tatuaggio, per i miei lo sanno”
Ero sorpresa, ad Ale non piacevano i tatuaggi, ecco perchè temevo di farglielo vedere. Gli feci segno di farmelo vedere e lui alzò la manica della maglia fino alla spalla ed eccolo lì un simbolo tribale, molto bello, in certi punti era spigoloso in altri il disegno diventava morbido.
Tu non eri quello contro i tatuaggi?” gli chiesi curiosa della sua risposta.
Tutti cambiano prima o poi. E adesso ci vediamo il film?”
Scrollai le spalle, in segno di si, mi accoccolai sul divano con la testa posata sulla spalla del mio migliore amico.
Mangiammo il gelato, come due bambini di cinque anni, Ale si era sporcato la maglia, io invece mi ero sporcata i jeans.
Con l'avanzare del film, presi sonno e mi addormentaì.
Nel dormi veglia sentì qualcuno sollevarmi e portarmi da qualche parte per poi posarmi su qualcosa di morbido e soffice.
Notte piccola mia” e un bacio si posò sulla mia fronte.


Tatuaggi Pandora

 



Tatuaggio di Alessandro: